LA SCELTA


Ne LA SCELTA il pubblico prende il posto della direzione artistica del teatro per affrontare il difficile compito di scegliere.
Divisi in tre sale diverse, ogni gruppo di spettatori guarderà diversi trailer, riprodurrà una serie di dibattiti e infine sceglierà uno spettacolo.

Una volta riuniti i tre gruppi in sala, nella seconda parte de LA SCELTA, nuovi strumenti di teatralizzazione permettono al pubblico di scegliere lo spettacolo vincitore, che farà parte della stagione del teatro dell’anno successivo.

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Ne LA SCELTA il pubblico viene chiamato a sperimentare i meccanismi di lavoro di una direzione artistica: visionare, discutere, operare la scelta. Una sfida reale, in cui ci si trova immersi, una finzione che produce effetti sulla realtà della propria città.

Roger Bernat è stato per sei mesi spettatore di diverse direzioni artistiche partecipate della rete Risonanze. Ne è nato un dispositivo che riproduce, testimonia e tergiversa intorno a questa esperienza, raccontando un’altra possibilità di fare programmazione culturale: dove le persone prendono parola.

Progetto di Roger Bernat

con la drammaturgia di Roberto Fratini e Marie-Klara González

con la partecipazione di Francesca Albanese, Silvia Baldini, Josephine Magliozzi e Laura Valli

Programmazione e technical care di Stefano Colonna e Txalo Toloza

Grafica di Marie-Klara González

Trascrizione creativa delle registrazione del tour presso le direzioni artistiche partecipate di Elena Bernardi e Pina Rocco

Con la collaborazione e le immagini di Catalina (Iniciativa Sexual Femenina), Les Vedettes (Marta Galán), Grandissima Illusione (Cris Blanco), The Watching Machine (Macarena Recuerda), Aquelles que no han de morir (Las Huecas), Figures (Germana Civera), It don’t worry me (Atresbandes + Bertrand Lesca & Nasi Voutsas), Los figurantes (Ça Marche) e Tierras del Sud (Azkona/Toloza)

E la complicità di Agnès Mateus e Quim Tarrida, Agrupación Señor Serrano, Alessandra García, Animal Religion, Baró d’Evel, Brodas Bros, Cabosanroque, Col·lectiu VVAA, David Espinosa, El Conde de Torrefiel, Joan Català, Jordi Oriol, Juana Dolores, Malpelo, Marcel·lí Antúnez, La Veronal, Nao Albet e Marcel Borràs, Núria Guiu, Nyam-nyam, Pere Faura, Quim Bigas, Societat Doctor Alonso e Soren Evinson

Produzione e curatela Qui e Ora in coproduzione con Capotrave – Infinito e Kilowatt Festival

Con il sostegno di Risonanze Network e del MIC

Ringraziamenti a Stronger Peripheries

foto di Giacomo De Angelis e Davide Forte – Dominio Pubblico || Luca Del Pia – Kilowatt Festival


Dicono di noi #

Andrea Pocosgnich – Teatro e Critica – Giugno 2023, Roma, Teatro India Dominio Pubblico

Dietro l’operazione però c’è anche un altro luogo importante in questa geografia della nuova progettazione culturale partecipata, Up To You Festival, una rassegna organizzata da Qui e Ora a Bergamo e dedicata agli under 35. Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli di Qui e Ora residenza teatrale hanno incontrato il regista catalano Roger Bernat al quale hanno raccontato del loro festival (Up To You), da qui l’idea di progettare un’opera che raccontasse in qualche modo il processo di scelta che guida i festival partecipati. […]

Il punto è quello di mettere in crisi modelli verticistici, di fare esperienza di democrazia (come ha affermato una partecipante alla direzione collettiva del festival bergamasco in un incontro del giorno precedente). […]

Accade tutto molto fluidamente, il meccanismo non necessita di forzature, anche perché la relazione tra le persone non è teatrale ma assembleare, dunque la presa di parola per interposta persona diventa un modo per comprendere proprio certi ingranaggi, come se fosse un documentario da vivere in prima persona. […]

E qui sta il punto: la presa di parola, in una società non virtuale, ma fatta di corpi. Difendere uno spettacolo, spiegare perché ci è piaciuto è un’azione che mostra le nostre passioni, i nostri punti deboli; in definitiva mostra agli altri il nostro posizionamento, estetico, politico e sociale.

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Elena Scolari, Paneacquaculture.net, settembre 2023, Milano. Spazio Magnete

La vera discussione avviene alla fine di tutto, fuori dalla sala, quando les jeux son faits.

Vincenzo Sardelli, Krapp’s last post, settembre 2023, Milano, Spazio Magnete

La facoltà di decidere (in latino caedere è “tagliare”) comporta sempre una perdita. E comprendiamo, attraverso le parole degli altri che ogni scelta è opinabile, un abuso, un’ingiuria, e anche un’opportunità. Che la democrazia è il più equo dei sistemi ma anche la prevaricazione di una maggioranza.


☆ Prossime date


Catania / Zo Centro Culture Contemporanee
9.Maggio.2024 ↳

Altre date in programmazione

♥ Info


dispositivo teatrale

Italiano / spagnolo / 90 minuti

☼ Utility


☉ SCHEDA ARTISTICA

Matera / Fondazione Le Monacelle
20.Aprile.2024

La Spezia / Il D!alma cantiere - creativo urbano
6.Aprile.2024

El Prat de Llobregat / Teatre L'Artesà - Sala Petita
16.Novembre.2023

Girona / Temporada Alta - Sala La Planeta
17.Novembre.2023

Milano / Zona K c/o Magnete
23.Settembre.2023

Milano / Zona K c/o Magnete
22.Settembre.2023

Aosta (AO) / Parking de la Ville
21.Luglio.2023

Roma / Teatro India - Sala B
30.Giugno.2023

Sansepolcro (AR) / Chiostro di Santa Chiara
11.Luglio.2023

Bergamo / AUDITORIUM PIAZZA DELLA LIBERTÀ
18.Maggio.2023

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