SULLE TRACCE DI MAJORANA


Ettore Majorana, geniale e solitario fisico allievo di Enrico Fermi, è davvero scomparso nella primavera del 1938 spaventato perché aveva “previsto” la bomba atomica? Le ipotesi si
sprecano: potrebbe essersi buttato in mare dalla nave che lo riportava a Napoli, essersi ritirato in convento, esser fuggito in Germania o in Sudamerica…
Di Majorana si sono perse le tracce.
Fino a oggi. Un uomo un po’ trascurato fissa corrucciato fuori dal finestrino del tram e ogni tanto scribacchia qualcosa a penna su un pacchetto di sigarette, numeri, numeri, formule incomprensibili. Che sia lui, lo scienziato scomparso nel nulla? Ma se è davvero lui, oggi dovrebbe avere… quanti anni?
Non è possibile, come ha fatto a restare giovane così a lungo?
La performance accompagna il pubblico in una caccia all’uomo itinerante e audioguidata nel tessuto della città, tra indizi, storie, interviste, “voci di corridoio” e mezze verità. Alla ricerca del
difficile equilibrio tra innovazione ed etica. Una riflessione sul progresso, sul futuro e sulla necessità di rallentare o cambiare strada.

Sulle tracce di Majorana non è uno spettacolo, ma un format che può trovare casa ed adattarsi in quartieri e città diverse, nutrendosi delle voci di
chi vi abita e opera. É fruibile in cuffia per gruppi di massimo 35 spettatori, e pensato per un pubblico dai 14 anni in su.

un progetto di Stefano Beghi, Chiara Boscaro, Marco Di Stefano

con Alice Pavan

de La Confraternita del Chianti e Karakorum Teatro 

produzione Qui e Ora Residenza Teatrale

per Le Belle Arti APS


Dicono di noi #

Mario Bianchi, KLP

“…un’altra esperienza ci attende: stavolta è un lavoro itinerante, “Sulle tracce di Majorana”, un progetto che vede insieme Stefano Beghi, Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, prodotto dalle rispettive compagnie La Confraternita del Chianti e Karakorum Teatro.

Alice Pavan ci conduce, muniti di cuffie, nel quartiere di Villapizzone alla ricerca del fisico che scomparve misteriosamente nel marzo del 1938. La voce di Stefano Beghi ci introduce nella vita di Majorana attraverso domande senza risposta, che si connettono anche con i luoghi del quartiere in un prezioso dialogo. E la domanda che, alla fine, pervade ogni “camminatore” è questa: Ettore Majorana è davvero scomparso da quella nave nella primavera del 1938, spaventato perché aveva “previsto” la nascita della bomba atomica?

Non lo sapremo mai, ma attraverso indizi fugaci, verità supposte ed esperienze condivise, cercheremo di farcene un’idea più chiara, conducendo anche un viaggio sulla scienza del secolo scorso, e compiendo al medesimo tempo una riflessione (sempre necessaria) sul progresso, sulle sue regole e le sue possibili disfunzioni.”


♥ Info


Performance audioguidata

Italiano / 60 minuti

☼ Utility


☉ SCHEDA ARTISTICA

Torna in alto